"Tempi moderni - Dal racconto dei gesti all'universalità del lavoro"

Nel settembre 2013 nella sala del consiglio comunale di Pelago si è tenuto il convegno-presentazione della collezione La Colonna. L'evento, che vedeva esposte numerose opere rappresentative della raccolta, aveva come tema La collezione restituita: la galleria La Colonna ieri, oggi e domani. Renata Usiglio e il realismo degli anni '50. Quell'evento vide la partecipazione della signora Daria Ubaldi, figlia di Renata Usiglio, dell'assessore alle politiche culturali della Regione Toscana Cristina Scaletti, dell'onorevole Gianni Cervetti presidente della Fondazione Corrente di Milano, del professor Valentino Baldacci coordinatore di numerosi progetti culturali per la Regione Toscana. Come seconda iniziativa nell'ambito del progetto che vede come protagonista la raccolta di opere del realismo italiano concessa al Comune di Pelago in comodato gratuito dai signori Ubaldi Ingrosso, il 25 aprile 2014 sarà inaugurata la prima mostra della collezione La Colonna. La mostra avrà come titolo TEMPI MODERNI - Dal racconto dei gesti all'universalità del lavoro un titolo che vuol far riflettere su quanto il lavoro, con i suoi gesti quotidiani, la sua routine, il suo valore e il suo peso nella vita di ognuno siano testimoni di un diritto imprescindibile, di una realtà comune a tutta l'umanità che da singola esperienza diventa universale condivisione. Un titolo che, evocando provocatoriamente l'occupazione alienante e frenetica di Charlie Chaplin nell'omonimo film, la mette in contrasto con la situazione di attuale emergenza di disoccupazione.

Lo sguardo realista permette una riflessione che si stacca dal contesto temporale, l'universalità delle scene descritte, pur trattandosi di momenti di ordinaria quotidianità, si sganciano dalla semplicità del racconto offrendo possibilità di riflessione su topoi universali. Il lavoro perciò, osservato con gli occhi degli artisti realisti che della loro vita e delle loro credenze hanno fatto un'arte, in un connubio inscindibile dalla situazione sociale e politica, acquista un significato superiore. Le opere in mostra, varie per tecniche soggetti e autori, guardano alla vita quotidiana dei piccoli gesti e degli abituali rituali evocando una epicità trascendente, universale e di tutti.

Partendo da ciò è stato costruito il percorso della mostra, selezionando le opere che ritenevamo più significative per esprimere questi concetti. Non di meno importanza nella scelta del tema è stata la ricorrenza del Primo Maggio che cadrà nei giorni in cui si apriranno le porte della mostra. La festa dei lavoratori è una ricorrenza purtroppo sottovalutata e caricata di inutile retorica, della quale si è forse perso il senso e la memoria. Vorremmo così riappropriarci del significato della festa del Primo Maggio, il giorno per ricordare la lotta di quei i diritti spesso dati per scontati dalle nuove generazioni e molto più spesso ignorati dalla società.

La mostra quindi si strutturerà in una prima parte introduttiva articolata in due fasi: una di preambolo della figura di Renata Usiglio, senza la quale questa collezione non sarebbe mai esistita; l'altra di approfondimento al tema del lavoro attraverso la storia del I Maggio. La seconda parte invece si concentra sull'esposizione delle quattordici opere in mostra (vedi allegato) articolando la riflessione su tre aspetti: i protagonisti, lo sguardo altrove, Ivan Ketoff. Su quest'ultimo artista abbiamo deciso di concentrare l'attenzione per la sua particolare storia, a parer nostro, fin troppo dimenticata.

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I PARTE ( Renata Usiglio: il ritratto di una donna appassionata di arte e di vita, Il lavoro )
II PARTE ( I protagonisti, Sguardi altrove, Ivan Ketoff )